Per i runners più esperti andare alla ricerca di nuove sfide è quasi come un’esigenza, e la Marathon des Sables è davvero avvincente. Una volta trovato il proprio limite, ogni atleta cerca una nuova sfida per superare quella soglia. Nel mondo del running le occasioni per mettersi alla prova non mancano di certo. Chiunque si sia avvicinato a questo sport del resto sa che esistono diverse varianti di percorso tra cui scegliere: potendo spaziare dalla corsa su asfalto fino ad arrivare al trail running.
Il Trail running è certamente tra le varianti più impegnative in quanto prevede la corsa in ambienti naturali. Per chi però è alla ricerca di una vera sfida, sicuramente non può non pensare alla Maratona delle Sabbie o “Marathon des Sables”.
La “Marathon des Sables”
Ma cos’è questa Maratona delle sabbie? La maratona delle Sabbie è una gara pensata per i più esperti runners del mondo e si inserisce nella categoria dell’Ultra trail, variante estremizzata del trail running. Più nello specifico la Marathon des Sables è una corsa sulla distanza di 240 km che si svolge interamente nel Sahara marocchino.
Il percorso per essere portato a termine richiede un’intera settimana ed è diviso in sei frazioni ed un giorno di riposo. Il logo di questa maratona è stato ideato nel 1987 ed è rimasto tale fino ai giorni nostri: questo logo è composto dal volto di un runner coperto da una kefiah ed un paio di occhiali da sole.
La storia della maratona:
Le origini di questa maratona vanno fatte risalire al 1984 quando Patrick Bauer decise di attraversare il Sahara per una lunghezza di 350 Km. La traversata di Patrick si sarebbe svolta a piedi, da solo ed in totale autosufficienza. Il suo unico supporto sarebbe stato uno zaino da 35 kg contenete cibo ed acqua. Due anni dopo un gruppo di 23 pionieri, seguendo le orme di Patrick, diede vita alla prima “Marathon Des Sables” senza sapere che sulla loro scia avrebbero creato quella che oggi è una delle competizioni di Ultra Trail più importanti al mondo.
Le regole principali della competizione:
Come abbiamo detto all’inizio, questa maratona ha una durata di sette giorni. La gara è suddivisa in 6 frazioni ed un giorno di riposo. Così come fu per Patrik Bauer, anche i oggi i competitori che si cimentano in questa sfida, dovranno attraversare i 240 Km di deserto in completa autosufficienza alimentare; ogni 10 Km sarà preò previsto un punto di ristoro dove i partecipanti potranno attingere la loro razione personale di acqua giornaliera (il quantitativo previsto è di 9 litri).
Qualche consiglio per prepararsi al meglio:
Per riuscire ad affrontare al meglio questa sfida è bene prepararsi adeguatamente, proprio a tal fine può tornare utile seguire qualche suggerimento che gli stessi organizzatori della manifestazione hanno avuto premura di fornire.
Cibo: Prima di tutto sarà essenziale procurarsi il cibo: Prima di tutto sarà importante tenere ben presente che l’assunzione minima di calorie giornaliere necessarie è di 3000-4000 calorie. Per non avere problemi di peso si consiglia il cibo liofilizzato. Sarà utile aggiungere a questo anche delle barrette energetiche. Quando pianificherete il pasto sarà fondamentale includere una buona colazione, altrettanto importante sarà la cena che vi dovrà rimettere in forza reintegrando le energie spese durante la giornata. Nella scelta del cibo da portare sarà utile valutare i vari nutrienti bilanciando adeguatamente proteine, grassi e carboidrati.
Acqua: Reintegrare i liquidi sarà importante almeno quanto mangiare, se non addirittura più importante. SI calcola che durante la gara verranno consumati circa 120000 litri di acqua. L’acqua sarà consegnata ai corridori nelle tappe prestabilite, per cui sarà importante gestire al meglio la risorsa in modo tale da arrivare al successivo punto di ristoro senza grandi difficoltà.
Equipaggiamento: Non commette l’errore di sottovalutare l’importanza della giusta attrezzatura. Quando si deve essere completamente autosufficienti è importante scegliere bene cosa portare in base alle proprie esigenze ed al proprio fisico, un peso eccessivo del resto potrebbe risolversi in un gran bel problema. Lo zaino sarà dunque importantissimo al fine di completare la gara: quando lo preparerete assicuratevi che il telaio non possa causare lesioni alla schiena o alle spalle a causa del continuo sfregamento. Ad ogni modo ciò che non dovrebbe mancare nel vostro zaino sarà: una stufa per sopravvivere al freddo della notte, un sacco a pelo,
Abbigliamento: anche questo aspetto sarà molto importante. È necessario coprire la testa per evitare colpi di sole e colpi di calore. L’abbigliamento più adatto è fatto di cotone in quanto questo materiale consenta la circolazione dell’aria, evita gli sfregamenti e perdita d’acqua per via della sudorazione.
Allenamento: Per concludere il miglior consiglio che si può dare a chi vorrà intraprendere questa sfida è quello di allenarsi duramente per prepararsi al meglio. Ogni partecipante dovrebbe adattare il suo programma di allenamento in base agli obbiettiva da raggiungere (finire la gara o arrivare ai primo posti). Per chi si pone obiettivi importanti sarebbe opportuno correre circa 125 miglia a settimana mentre per chi ha obiettivi più modesti ne basteranno 30 o 0 50. Durante l’allenamento sarà opportuno correre con lo zaino sulle spalle in modo tale da preparare adeguatamente il proprio corpo allo sforzo che sarà richiesto nel deserto.